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ANCHE SLOW FOOD DICE NO ALL’ACCORDO MERCOSUR

Pubblicato 24 Marzo 2021 News

450 organizzazioni della società civile (tra cui Slow Food) si sono unite in coalizione per frenare il Mercosur. Un accordo commerciale tra Unione europea e il blocco che comprende l’Argentina, il Brasile, il Paraguay e l’Uruguay e che minaccia ambiente e diritti dei lavoratori da ambo i lati dell’Atlantico.

Coalizione Stop Mercosur

Coalizione Stop Mercosur. L’accordo Ue-Mercosur fa parte di un modello commerciale obsoleto, che ha rovinato il pianeta: è al servizio degli interessi privati a scapito dei limiti ecologici e del benessere degli animali, e genera disuguaglianze sociali insostenibili.

Gli obiettivi e gli elementi centrali di questo accordo sono in diretta opposizione all’azione per il clima, alla sovranità alimentare, alla difesa dei diritti umani e del benessere degli animali.

Per la mobilitazione internazionale in difesa dell’Amazzonia, Joao Pedro Stedile, leader del Movimento Sem Terra, appoggia la campagna #StopEuMercosur​, contro il trattato commerciale che minaccia le foreste latinoamericane e i diritti delle comunità locali.

Mercosur: a rischio l’Amazonia

L’accordo incentiverà ulteriormente la distruzione e il collasso della biodiversità in Amazzonia, nel Cerrado e nel Gran Chaco, attraverso l’aumento delle quote di importazione per carne bovina ed etanolo, perpetuando un modello estrattivo di agricoltura incarnato dal pascolo intensivo, dall’espansione delle aree recintate per l’allevamento e dalle monocolture dipendenti dalla chimica. Approvare il trattato darebbe un forte segnale politico: che gli orribili abusi dei diritti umani legati alle filiere coinvolte sono ritenuti accettabili.

L’accordo commerciale metterà a rischio inoltre la sopravvivenza sia in Europa che in Sud America, danneggiando l’agricoltura familiare e i lavoratori.

Mercosur: una minaccia per i diritti dei lavoratori

Aumentando lo scambio di prodotti agricoli per auto inquinanti, l’accordo rappresenta una minaccia imminente per i posti di lavoro nel settore industriale dei paesi del Mercosur. Piuttosto che promuovere lo sviluppo di economie solide, diversificate e resilienti, inoltre, perpetua il ruolo – per i paesi sudamericani – di esportatori a basso costo di materie prime ottenute attraverso la distruzione di risorse naturali vitali.

Per un futuro sostenibile, un modello commerciale del 21° secolo deve sostenere, piuttosto che minare, gli sforzi per creare società socialmente giuste ed ecologicamente resilienti, basate su principi di solidarietà, protezione dei diritti umani e dei nostri confini planetari. I cittadini di tutta Europa e Sud America si stanno unendo contro l’accordo Ue-Mercosur e stanno lavorando per un futuro migliore.

Trovate su  stopeumercosur.org/  l’appello, le organizzazioni firmatarie e le ragioni per fermare il trattato

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