Intervista ad Agitu in occasione del “Premio Resistenza Casearia” assegnato da Slow Food nel 2015.
In questi anni Agitu è stata per Slow Food una delle persone simbolo, arrivò in Italia per motivi di studio a 18 anni per poi tornare in Etiopia, suo paese di origine, per iniziare vari progetti legati all’agricoltura.
Dal 2008 però il suo paese intensificò progetti di “land grabbing”, espropriando la terra ai contadini e Agitu, come attivista si oppose a queste operazioni sino al 2010 quando fu costretta a tornare in Italia per sfuggire alle minacce del suo governo.
Stabilitasi in Trentino, aveva saputo inventarsi una nuova vita occupandosi di capre e di formaggi, era diventata un bellissimo esempio di integrazione e produceva formaggi naturali (a latte crudo, senza aggiunta di fermenti), dedicandosi con passione al recupero di una razza autoctona (capra pezzata mòchena).
Ciao Agitu, ti ricorderemo con affetto!